Per introdurre questo discorso è necessario fare una premessa: tutti gli edifici, in particolare quelli di moderna concezione, sono progettati per deformarsi.
Si deformano sotto i carichi, si deformano a seguito degli assestamenti fondazionali e con il variare della temperatura. Gli edifici di moderna concezione sono per la gran parte realizzati con una struttura mista di calcestruzzo laterizio, una tipologia strutturale che mette a lavorare assieme due materiali con rigidezze molto diverse. Per tale ragione, le deformazioni nelle strutture portanti, figlie del normale comportamento della struttura, possono portare crepe sulle strutture secondarie senza che queste siano dovute a problemi strutturali.
Per capire se le crepe che vediamo nella nostra casa sono da far esaminare, la prima cosa da controllare è la loro entità. Crepe (o gruppi di crepe) che siano aperte per un massimo di mezzo mm o meno non possono in alcun modo esser sintomo di problemi di ordine strutturale. Quindi, se in casa vedete delle crepe di pochi decimi di mm l’unica cosa da fare, prima di allertarsi, è monitorare quelle crepe osservando periodicamente il loro evolversi. Se la loro dimensione non aumenta, sono crepe che, a parte esser poco gradevoli alla vista, non indicano nessun problema strutturale.
Un secondo indizio che può farci capire se una crepa è pericolosa o meno, o anche solo sospetta, è l’età di questa crepa. Una crepa anche di qualche millimetro, che però si presenta fissa e immutata da anni, è sicuramente figlia di un qualche movimento dell’edificio (assestamento sotto carichi, cedimento fondazionale) avvenuto anni fa e che non è più in atto. Per tale ragione, una tale tipologia di crepa, come nel caso precedente, non è preoccupante per la stabilità dell’edificio.
A questo punto. prima di procedere ad un'indagine più accurata, restano da capire due cose:
1) Come misuriamo se una fessura è aperta pochi mm? Se provate ad accostare un righello, difficilmente si potrà misurare con una precisione superiore al mezzo millimetro, il che può esser sufficiente per crepe molto grandi ma non certo per le crepe di più modesta entità. Esistono moltissimi strumenti complessi che permettono di misurare l’apertura delle crepe, la loro evoluzione nel tempo e che si impiegano per i monitoraggi di dissesti, ma uno strumento di semplice utilizzo e di facilissima comprensione è questo Fessuriemtro (spero che la ditta 4EMME che gentilmente me lo ha dato non mi faccia causa per averlo scansito e messo qui)
IMMAGINE FESSURIMETRO 4EMME
Il suo uso è molto semplice. Basta avvicinare le varie tacche alla fessura e individuare lo spessore che più è simile a quello della crepa da esaminare.
2) Come capiamo se una fessura è recente o meno? In questo caso, oltre all’ovvia memoria storica che si può avere (la crepa la vedeva già la nonna 30 anni fa), ci sono alcuni trucchi per capire se la crepa è nuova o vecchia. Innanzitutto è importante vedere se la crepa risulta pulita o sporca. Cosa vuol dire questo? Una crepa di recente formazione si mostrerà al suo interno di colore bianco o comunque chiaro in quanto la polvere non ha ancora avuto modo di depositarsi al suo interno. E’ inoltre assai probabile che se una crepa è di recente formazione nei pressi si troverà della “polvere” o qualche minimo residuo di muro.
Le crepe vecchie, invece, si presentano annerite dal tempo anche al loro interno e quindi sono facilmente riconoscibili. Ovviamente, come è facilmente intuibile, non si può usare questo metodo e pensare che sia universale. Infatti, in caso di tinteggiatura e stuccatura recente, alcune crepe possono sembrare nuove pur senza esserlo, così come alcune crepe molto “sporche” possono essere più recenti di quanto appaia e trovarsi in posizioni particolarmente esposte alla formazione di sporco (sopra ai caloriferi o in corrispondenza degli spifferi delle finestre).
Altra cosa importante da valutare, in questi casi, è dove si presenta una crepa. Questa operazione è sicuramente meno immediata delle precedenti che possono esser fatte anche da uno con nessuna esperienza di strutture. Le crepe che vengono a presentarsi su elementi strutturali (pilastri, travi, muri portanti e solai) sono infatti da analizzare con maggiore attenzione rispetto a quelle che interessano elementi portati dell’edificio (tramezzi, muri di tamponamento, divisori tra appartamenti, ecc.).
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